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Dove incontro la psicologia: in studio o da casa?

La pandemia ha dato la possibilità, talvolta l'imposizione, di sperimentare nuove modalità per lavorare e raggiungere le persone, da remoto, a casa propria in modo "smart".

Le parole "remoto" e "smart" racchiudono due concetti opposti, seppur entrambi applicati e associati  al comunicare tramite il PC, il telefono o il tablet.

Da una parte abbiamo il termine "remoto", spesso usato nella versione inglese: fullremote, ovvero completamente remoto, che trasmette un'idea di lontananza da chi vorremmo raggiungere tramite PC.

Dall'altra la parola smart che tradurrei come "efficace", richiamando un concetto di funzionalità sapiente e ragionata.

Come possiamo integrare questi due concetti: la lontananza e l'efficacia?

Sarebbe riduttivo concludere che l'efficacia e la comodità del raggiungere le persone da remoto ci allontana da loro o che la distanza digitale è più economica e semplice; perciò di seguito esamino i pro e i contro che ho sperimentato nello svolgere sia incontri di psicoterapia online che in presenza, sia dal punto di vista del/la cliente, sia da quello personale come terapeuta.


Psicologia online pro e contro per il/la cliente

Pro:

  • può essere utilizzata da coloro che farebbero fatica a recarsi in studio per motivi organizzativi, di salute, per viaggi frequenti o perchè si sentirebbero inibiti a trovarsi vis-a-vis;

  • consente a chi risiede all'estero di raggiungere terapeuti che condividono la propria lingua d'origine;

  • valorizza il tempo trascorso in terapia eliminando i tempi per raggiungere il luogo dell'incontro;

  • fornisce la possibilità di scegliere il luogo più confortevole dove svolgere la seduta;

  • molti studi hanno evidenziato che si può beneficiare di interventi psicologici con efficacia anche online (vedi bibliografia)

Contro:

  • distanza fisica dal terapeuta;

  • necessità di trovare uno spazio riservato nei propri contesti di vita che consenta il corretto svolgimento dell'incontro.

Psicologia online pro e contro per il terapeuta

Pro:

  • permette di conoscere persone provenienti da realtà, paesi, culture molti differenti da quella cui si è abituati, consentendo un ampliamento del proprio bagaglio di esperienze professionali, competenze, ragionamenti e conoscenze;

  • consente di gestire con minor disagio e maggiore efficacia le variazioni o cancellazioni degli appuntamenti;

  • dà l'opportunità di scambiare con più semplicità esercizi, documenti, materiali digitali, attività che prolunghino gli argomenti e le consapevolezze raggiunte durante le sedute;

  • esistono molteplici risorse per imparare o migliorare lo svolgimento delle terapie online.

Contro:

  • distanza fisica dal cliente;

  • necessità di costruire un setting adeguato anche online e di individuare nuove modalità per mettere a proprio agio il cliente abbattendo la lontananza spaziale;

  • non è possibile applicarla con i minori o per svolgere valutazioni cognitive che richiedano l'uso di strumenti specifici.


Racconto la mia

Per quanto riguarda la mia esperienza personale, come molti di noi ho dovuto destreggiarmi per lavorare da remoto durante il lockdown; tale imposizione mi ha obbligata ad utilizzare strumenti, come le chat e le videochiamate, che consideravo lontani dalle mie competenze e che, onestamente, non gradivo particolarmente.

In seguito, acquisendo un po' di abitudine e perdendo un po' di impaccio digitale, ho considerato la possibilità di dedicare una parte della mia attività alla psicoterapia online, che ora rappresenta la metà delle mie ore lavorative mensili.

Di quest'ultima apprezzo particolarmente la possibilità di raggiungere clienti che vivono in contesti e paesi lontanissimi sia per distanza fisica che per cultura, ho potuto infatticonoscere persone che risiedevano in ciascuno dei continenti, con realtà professionali e personali molto variegate. Trovo questa opportunità preziosa, interessante e altamente arricchente per le mie conoscenze professionali di cui poi sono convinta possano beneficiare anche i clienti che incontro in studio.

Sono grata che lavorare a distanza mi abbia obbligata a rispolverare le mie competenze linguistiche, altamente dormienti, per comunicare con coppie in cui uno dei membri non era italofono.

Trovo infine più semplice e immediato scambiare materiali ai clienti che incontro online dato che siamo entrambi più abituati ad utilizzare il mondo digitale per comunicare tra noi.

La parte che ritengo più negativa è la distanza fisica che limita talune terapie, ad esempio coi bambini, dove l'uso di strumenti mediatori è molto importante.



E quindi...

In conclusione, auguro a tutti di incontrare la psicologia per imparare o migliorare a capirsi, accettarsi e costruire il kit per stare bene nel proprio mondo. Se tale incontro debba essere online o in presenza credo dipenda dalle proprie esigenze e caratteristiche e un modo per capirlo è considerare i pro e contro sopra descritti individuando le situazioni in cui ci troveremmo più a nostro agio. Dopodichè non resta che cominciare il percorso alla scoperta di se stessi.


Buon viaggio!

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